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Corte Luzzara (Loc.Canicossa)

Singolare esempio di architettura barocca, la corte Luzzara sorge non molto distante dal centro di Canicossa, paese essenzialmente formato di corti agricole allineate lungo la strada, che costeggia il fiume Oglio, seguendo una conurbazione assai antica. Il territorio è quello che, da un punto di vista culturale, partecipa sia delle esperienze del Mantovano che del Bresciano e del Veronese; questa convergenza di spunti provenienti dai tre centri maggiori è confermata dall’impianto generale della villa Luzzara. Si tratta di un blocco compatto articolato alle estremità in due torrette e, verso il giardino, da un porticato centrale con sovrastante balconata, il complesso comprende anche due corpi di fabbrica simmetrici, rispetto all’asse principale dell’edificio, con funzione di scuderie; il periodo in cui venne iniziato l’organismo è la 2° metà del XVII sec., per terminare poi oltre la metà del secolo successivo.

Le due torrette ed il modo di trattare il salone principale, a doppia altezza, attraverso la continuità del porticato e corridoi laterali, ribaditi dalla balconata superiore, quasi fosse una sorte di ambiente esterno, sono le principali caratteristiche che avvicinano questo edificio per esempio al “Labirinto” Suardi di Brescia, Fornaci, al “Castello” Soncini di Mairano, Pievedizio, al “Castello” Gambara di Pralboino, alla villa Martinengo di Roncadelle, che, sorte nella prima metà del Settecento o a cavallo tra i due secoli, ricalcano schemi tradizionali del territorio. Attualmente le caratteristiche di dettaglio, ripristinate nel restauro ottocentesco dovuto ai Viterbi, smentiscono, a prima vista, il momento originario della creazione dell’edificio, conferendo in parte anche all’interno un aspetto generale di cultura storicistica. Stato di conservazione buono, grazie alle ingenti opere di ristrutturazione e risanamento eseguite dalla proprietà nel corso degli ultimi 10 anni.